Il collezionismo dei vinili è una passione che affonda le sue radici nella nostalgia, nell’amore per la musica e nell’apprezzamento per l’arte e il design delle copertine. Per molte persone i vinili da collezione rappresentano un’epoca passata, un momento in cui la musica veniva gustata in modo più intimo e tangibile, e i collezionisti cercano con entusiasmo di arricchire la loro collezione con edizioni rare, stampe originali e album significativi. Capire quanto valgono vecchi vinili usati o da collezionare però può essere difficile; andiamo a vedere alcune quotazioni.

Da cosa dipende la valutazione di un vinile

Le quotazioni dei dischi in vinile usati possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui:

  • la rarità del disco;
  • la condizione del vinile e della copertina;
  • la domanda sul mercato;
  • l’interesse dei collezionisti.

Alcuni dischi in vinile di artisti o band molto famosi e ricercati possono raggiungere prezzi elevati, soprattutto se si tratta di edizioni limitate, stampe originali o dischi particolarmente rari.

È importante notare che il valore di un vinile usato può essere influenzato anche da fattori soggettivi, come il genere musicale, la storia personale del disco e il luogo in cui viene venduto. Ad esempio, un disco di una band locale o una stampa di un album meno conosciuto potrebbe avere un valore più alto in una determinata regione o tra un pubblico specifico di appassionati.

Come valutare le condizioni del disco

Appassionati e collezionisti di vinili usano una scala di valutazione per le condizioni, che tiene conto dello stato del disco, delle etichette e della copertina. La più comune scala per la valutazione ha 8 gradi.

  1. Mint (M): Condizione perfetta, come nuova, senza alcun difetto visibile.
  2. Near Mint (NM): Condizione quasi perfetta, con pochissimi segni di usura o difetti minimi che non influenzano la riproduzione del disco.
  3. Excellent (EX): Condizione eccellente, con leggeri segni di usura o alcuni difetti superficiali che non influenzano significativamente la riproduzione del disco.
  4. Very Good Plus (VG+): Condizione molto buona, con segni di usura più evidenti, ma il disco suona ancora bene senza difetti significativi.
  5. Very Good (VG): Condizione buona, con segni di usura più evidenti e possibili graffi superficiali che possono influenzare leggermente la qualità del suono, ma il disco è ancora ascoltabile.
  6. Good (G): Condizione sufficiente, con segni di usura evidenti e possibili graffi più profondi che influenzano la qualità del suono, ma il disco è ancora ascoltabile.
  7. Fair (F): Condizione scarsa, con segni di usura evidenti, graffi profondi e possibili difetti che influenzano significativamente la qualità del suono.
  8. Poor (P) o Bad (B): Condizione pessima, con gravi segni di usura, graffi profondi e difetti che rendono il disco praticamente inutilizzabile.

Come dicevamo, questa scala si applica non solo alla condizione del vinile in sé, ma anche a etichette e copertina, per cui un vinile in condizioni Mint sarà non solo perfetto per quanto riguarda il disco, ma anche le etichette e la copertina saranno prive di graffi, macchie, segni di usura, piegamenti, eccetera.

Quotazioni di dischi in vinile usati

Il valore medio dei vinili usati e da collezione può essere approssimativamente indicato come segue per i dischi più ricercati.

Quotazioni dei vinili usati degli anni ’60

  1. The Beatles – “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” (1967) – Valore medio: da $100 a $500
  2. Pink Floyd – “The Piper at the Gates of Dawn” (1967) – Valore medio: da $200 a $800
  3. Bob Dylan – “Highway 61 Revisited” (1965) – Valore medio: da $100 a $500
  4. The Rolling Stones – “Beggars Banquet” (1968) – Valore medio: da $50 a $300
  5. Led Zeppelin – “Led Zeppelin” (1969) – Valore medio: da $100 a $500
  6. Jimi Hendrix Experience – “Are You Experienced” (1967) – Valore medio: da $150 a $600
  7. The Doors – “The Doors” (1967) – Valore medio: da $50 a $300
  8. The Velvet Underground – “The Velvet Underground & Nico” (1967) – Valore medio: da $200 a $800
  9. Aretha Franklin – “I Never Loved a Man the Way I Love You” (1967) – Valore medio: da $50 a $300
  10. Jefferson Airplane – “Surrealistic Pillow” (1967) – Valore medio: da $50 a $300

Quotazioni dei vinili degli anni ’70

  1. Pink Floyd – “The Dark Side of the Moon” (1973) – Valore medio: da $50 a $300
  2. Led Zeppelin – “IV” (1971) – Valore medio: da $50 a $300
  3. Fleetwood Mac – “Rumours” (1977) – Valore medio: da $30 a $150
  4. David Bowie – “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” (1972) – Valore medio: da $50 a $300
  5. The Rolling Stones – “Exile on Main St.” (1972) – Valore medio: da $50 a $300
  6. Queen – “A Night at the Opera” (1975) – Valore medio: da $30 a $150
  7. Bob Marley & The Wailers – “Exodus” (1977) – Valore medio: da $30 a $150
  8. Elton John – “Goodbye Yellow Brick Road” (1973) – Valore medio: da $30 a $150
  9. The Who – “Who’s Next” (1971) – Valore medio: da $30 a $150
  10. Bruce Springsteen – “Born to Run” (1975) – Valore medio: da $30 a $150

Valore dei dischi degli anni ’80

  1. Michael Jackson – “Thriller” (1982) – Valore medio: da $30 a $150
  2. Prince – “Purple Rain” (1984) – Valore medio: da $30 a $150
  3. Madonna – “Like a Virgin” (1984) – Valore medio: da $20 a $100
  4. U2 – “The Joshua Tree” (1987) – Valore medio: da $20 a $100
  5. Guns N’ Roses – “Appetite for Destruction” (1987) – Valore medio: da $30 a $150
  6. AC/DC – “Back in Black” (1980) – Valore medio: da $20 a $100
  7. Bruce Springsteen – “Born in the U.S.A.” (1984) – Valore medio: da $20 a $100
  8. Metallica – “Master of Puppets” (1986) – Valore medio: da $30 a $150
  9. Prince – “Sign o’ the Times” (1987) – Valore medio: da $30 a $150
  10. The Smiths – “The Queen Is Dead” (1986) – Valore medio: da $30 a $150

Valore dei vinili degli anni ’90

  1. Nirvana – “Nevermind” (1991) – Valore medio: da $50 a $200
  2. Radiohead – “OK Computer” (1997) – Valore medio: da $50 a $200
  3. Pearl Jam – “Ten” (1991) – Valore medio: da $30 a $150
  4. Red Hot Chili Peppers – “Blood Sugar Sex Magik” (1991) – Valore medio: da $30 a $150
  5. Oasis – “(What’s the Story) Morning Glory?” (1995) – Valore medio: da $30 a $150
  6. U2 – “Achtung Baby” (1991) – Valore medio: da $20 a $100
  7. Dr. Dre – “The Chronic” (1992) – Valore medio: da $30 a $150
  8. Beastie Boys – “Ill Communication” (1994) – Valore medio: da $30 a $150
  9. Portishead – “Dummy” (1994) – Valore medio: da $30 a $150
  10. Snoop Doggy Dogg – “Doggystyle” (1993) – Valore medio: da $30 a $150

Dischi in vinile di buon valore degli anni 2000

  1. Radiohead – “In Rainbows” (2007) – Valore medio: da $50 a $200
  2. Arctic Monkeys – “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” (2006) – Valore medio: da $30 a $150
  3. The White Stripes – “Elephant” (2003) – Valore medio: da $50 a $200
  4. Amy Winehouse – “Back to Black” (2006) – Valore medio: da $30 a $150
  5. Arcade Fire – “Funeral” (2004) – Valore medio: da $30 a $150
  6. Daft Punk – “Discovery” (2001) – Valore medio: da $30 a $150
  7. Gorillaz – “Demon Days” (2005) – Valore medio: da $30 a $150
  8. The Strokes – “Is This It” (2001) – Valore medio: da $30 a $150
  9. The Black Keys – “Brothers” (2010) – Valore medio: da $30 a $150
  10. OutKast – “Stankonia” (2000) – Valore medio: da $30 a $150

I dischi a 45 giri di maggior valore medio

  1. Elvis Presley – “That’s All Right” (1954) – Valore medio: da $50 a $300
  2. The Beatles – “Love Me Do” (1962) – Valore medio: da $50 a $200
  3. The Rolling Stones – “Street Fighting Man” (1968) – Valore medio: da $30 a $150
  4. Bob Dylan – “Subterranean Homesick Blues” (1965) – Valore medio: da $30 a $150
  5. The Beach Boys – “Surfin’ Safari” (1962) – Valore medio: da $30 a $150
  6. The Who – “My Generation” (1965) – Valore medio: da $30 a $150
  7. James Brown – “Papa’s Got a Brand New Bag” (1965) – Valore medio: da $30 a $150
  8. The Supremes – “Baby Love” (1964) – Valore medio: da $30 a $150
  9. Chuck Berry – “Johnny B. Goode” (1958) – Valore medio: da $50 a $300
  10. Aretha Franklin – “Respect” (1967) – Valore medio: da $30 a $150

Edizioni rare e da collezione

  1. Pink Floyd – “The Wall” (1979, prima stampa con figurine) – Valore medio: da $30 a $150
  2. The Beatles – “Abbey Road” (1969, prima stampa con etichetta Apple) – Valore medio: da $30 a $150
  3. Led Zeppelin – “IV” (1971, prima stampa con copertina braille) – Valore medio: da $30 a $150
  4. David Bowie – “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” (1972, prima stampa con il disegno del fotografo) – Valore medio: da $30 a $150
  5. The Rolling Stones – “Sticky Fingers” (1971, prima stampa con la cerniera) – Valore medio: da $30 a $150
  6. Bob Dylan – “Blonde on Blonde” (1966, prima stampa in vinile stereo) – Valore medio: da $30 a $150
  7. Fleetwood Mac – “Rumours” (1977, prima stampa con il poster) – Valore medio: da $30 a $150
  8. Pink Floyd – “Wish You Were Here” (1975, prima stampa con la copertina blu opaca) – Valore medio: da $30 a $150
  9. Nirvana – “Nevermind” (1991, prima stampa in vinile) – Valore medio: da $30 a $150
  10. Michael Jackson – “Thriller” (1982, prima stampa in vinile) – Valore medio: da $30 a $150

I vinili italiani più ricercati

Alcuni 45 giri italiani rari e di valore tra i collezionisti includono:

  1. Adriano Celentano – “La festa” (1965) – Questo singolo di Celentano è considerato uno dei più rari e ricercati dai collezionisti italiani.
  2. Equipe 84 – “Dr. Jekyll Mr. Hyde” (1971) – Questo album della band italiana Equipe 84 è apprezzato dai collezionisti per la sua rara stampa originale.
  3. I Ribelli – “Chi mi aiuterà” (1966) – Questo singolo della band I Ribelli è altamente ricercato per la sua rarità e valore storico.
  4. Francesco Guccini – “Via Paolo Fabbri 43” (1976) – Questo album di Guccini è considerato una delle sue opere più significative ed è ricercato dai collezionisti per la sua originalità.
  5. Lucio Battisti – “Il mio canto libero” (1972) – Questo album di Battisti è tra i suoi lavori più famosi e potrebbe essere considerato raro nelle prime stampe.
  6. Fabrizio De André – “La buona novella” (1970) – Questo album di De André è apprezzato dai collezionisti per la sua musica e i testi significativi.
  7. New Trolls – “Concerto Grosso per i New Trolls” (1971) – Questo album è conosciuto per essere uno dei primi esempi di rock sinfonico italiano e può essere considerato raro in alcune versioni.
  8. Banco del Mutuo Soccorso – “Darwin!” (1972) – Questo album progressivo della band italiana Banco del Mutuo Soccorso è ricercato dai collezionisti per il suo valore musicale e storico.
  9. Area – “Arbeit Macht Frei” (1973) – Questo album di Area è uno dei lavori più importanti della scena progressive italiana e potrebbe essere considerato raro in alcune versioni.
  10. Patty Pravo – “Patty Pravo” (1968) – L’album omonimo della cantante italiana Patty Pravo è apprezzato dai collezionisti per la sua voce unica e potrebbe essere considerato raro nelle prime stampe.

I siti per valutare i vinili sono attendibili?

Esistono dei siti che promettono di valutare vinili da collezione e dare una stima del loro valore, ma il loro database non funziona bene con i dischi italiani e si basa principalmente sullo storico di aste; inoltre possono richiedere delle commissioni di abbonamento o avere funzioni a pagamento. Portali come Discogs o Popsike sono tra i più conosciuti. Il loro uso lascia il tempo che trova poiché quando si può trovare un pezzo simile e relativo valore, va sempre considerato il reale stato del vinile e il contesto in cui è stato venduto, che può non essere indicativo.

Dove vendere vinili usati?

Una scelta giusta per acquistare o vendere dischi vinili da collezione rari e pregiati è quella delle aste online. Le aste online sono il canale da preferire se si vuole concludere un affare in tempi brevi ed in tutta sicurezza, senza doversi occupare della spedizione, del pagamento e delle eventuali controversie tra acquirente e venditore.

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Elvis Presley - "That's All Right" 1954