Dopo la mostra del 2004 ‘Joan Miró. Alchimista del segno’ che ha riscosso l’interesse di 76.000 visitatori, e l’evento ‘Picasso. La seduzione del classico’ del 2005, che ha portato sulle rive del Lario oltre 77.000 persone, il Comune di Como propone una nuova grande iniziativa. Dal 25 marzo al 16 luglio 2006, infatti, nelle sale della settecentesca Villa Olmo si terrà la mostra «RENÉ MAGRITTE. L’impero delle luci», organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como in collaborazione con la Fondation Magritte di Bruxelles e i Musées Royaux des Beaux Arts del Belgio. La rassegna, curata da Michel Draguet, direttore generale dei Musées Royaux des Beaux Arts del Belgio, e Maria Lluïsa Borràs, raccoglie sessanta dipinti a olio e venti tra disegni e lettere illustrate realizzati dal genio surrealista tra il 1925 e il 1967, quaranta dei quali provenienti dai Musées Royaux des Beaux Arts del Belgio, che conservano la collezione pubblica più importante al mondo di opere di Magritte, e che saranno visibili in Italia per l’ultima volta, prima della loro definitiva collocazione nel Museo Magritte di Bruxelles, nell’aprile 2007 da dove sarà impossibile vedere i quadri all’asta per sempre.

Sono tele nate in reazione all’occupazione nazista che, secondo le parole dello stesso Magritte, “ha segnato una svolta nella mia arte… Vivo in un mondo estremamente sgradevole e la mia opera vuole essere una controffensiva”. Inoltre, saranno esposti dei disegni preparatori e una piccola sezione dedicata alle fotografie. Tra il 1928 e il 1955 Magritte scatta circa un centinaio di fotografie di vita privata. Sebbene non si possa ritenere che Magritte considerasse quelle fotografie alla stregua di quadri, tuttavia alcune meritano di essere prese in considerazione: le fotografie dei volti di alcuni amici dietro una maschera o quella del viso di Georgette sovrapposto al suo, oscurandolo, rivelano una delle inquietudini del pittore circa il visibile e l’invisibile. Il catalogo sarà pubblicato da Ludion.